Come preannunciato ecco a voi la storia di uno dei tanti best-seller di casa Rolex, l’Explorer II.
L’Explorer II fece la sua prima apparizione nel 1971 con la ref. 1655.
Fu una vera innovazione sia dal punto di vista tecnico che estetico.
La derivazione dal GMT – Master era evidente ed infatti ne riprendeva il movimento con datario e sfera aggiuntiva delle 24 ore, il collaudato cal. 1575. La vocazione professionale spinse Rolex a pensare uno strumento che fosse in grado di dare una percezione immediata giorno/notte a chi era costretto a trascorrere lunghi periodi in assenza di luce solare.
Il Freccione laccato in arancione (questo l’appellativo) che compie una rotazione completa in 24 ore, abbinato alla ghiera fissa che ne riporta l’indicazione incisa con numeri arabi smaltati in nero, permettevano immediatamente di sapere se fossero le 12 o le 24.
Questa l’innovazione della sfera aggiuntiva che nel GMT dava solo la visualizzazione di due diversi fusi orari.
Venne prodotto solo in acciaio con quadrante nero e vetro in plexiglass, lente Cyclope alle 3.
Negli anni a seguire furono poche le modifiche subite da questo modello quasi sempre limitate alla grafica del quadrante.
Nel 1980 la maison ne fornì un esemplare all’esploratore britannico Oliver Shepard impegnato nella Transglobe Expedition la spedizione scientifica che si proponeva di visitare entrambe i poli.
Le vendite dell’Explorer II furono modeste come spesso avvenne per i modelli professionali di casa Rolex, e molte furono le critiche riguardo la leggibilità del quadrante.
Così a metà del 1985 il 1655 venne sostituito dalla nuova versione ref. 16550.
Ci troviamo difronte ad versione di concezione molto moderna, cassa sempre rigorosamente in acciaio, due varianti di colore per il quadrante (Bianco e Nero) indici con contorni in oro bianco stesso trattamento riservato per le nuove sfere Mercedes (quelle del GMT- Master, le stesse pretese da Shepard nel 1980).
Nuova anche la grafica della ghiera con numeri squadrati alternati a piccoli triangoli sempre incisi in nero. Il vetro diventa Zaffiro e conserva la lente Cyclope alle 3. Venne anche adottato il nuovo movimento cal. 3085.
Una particolarità, la prima serie di quadranti bianchi subì una “ingiallitura” che fece assumere una gradevole tonalità avorio all’orologio. Il probabile difetto di fabbricazione si è però trasformato in una ricercatissima particolarità per i collezionisti che hanno definito quei primi esemplari usciti come “l’Explorer II panna” (in foto) e sono pronti a sborsare anche 10.000 Euro per accaparrarsene uno.
Il 16550 verrà sostituito nel 1988 dal nuovo ed attualmente in commercio ref. 16570 dotato di cal. 3185.